Tokyo 2020
La torcia ha la forma del ciliegio giapponese, con una struttura a cinque colonne e un rivestimento di color rosa-oro. È stata realizzata usando in parte l’alluminio proveniente dalle strutture assistenziali per il disastroso maremoto del 2011.
Benché fossi stata accesa regolarmente a Olimpia nel marzo 2020, e avessi raggiunto il Giappone poco dopo, avvertivo una tensione crescente: l’epidemia di COVID-19 ha infine costretto il Comitato Organizzatore a rinviare l’evento l’anno successivo, scegliendo di mantenere comunque il titolo di Tokyo 2020. Sono rimasta così in Giappone in attesa, ansiosa di riprendere il mio viaggio, mentre il mondo affrontava una sfida difficilissima.
Tokyo 2020 ha dato molta attenzione a progetti di sostenibilità ambientale: per la divisa dei tedofori è stata usata la plastica delle bottiglie, mentre circa 5000 medaglie derivano da vecchi smartphone.
Sicuramente memorabile è stato il risultato ex-aequo della medaglia d’oro in salto in alto, divisa tra l’azzurro Tamberi e il qatariota Bashim, così come la finale dei 100 mt maschile, vinta da Marcell Jacobs.