Sidney 2000
La torcia ha una forma arcuata per evocare il boomerang e le linee dell’Opera House di Sidney. Il bianco, blu e cromo raccontano il legame dell’Australia con la terra, il mare e, ovviamente, il fuoco.
Dopo essere stata accesa, ho viaggiato per cinque mesi e mezzo, toccando isole e solcando l’oceano. Sono stata persino sott’acqua, presso la Grande Barriera Corallina, grazie a uno speciale sistema che mi permetteva di bruciare in maniera visibile. Il tratto nel cuore dell’Australia, presso il monolite Uluru, considerato sacro per gli aborigeni, è stato percorso a piedi nudi. L’accensione del braciere è stato un momento fenomenale per me: l’ultima tedofora, l’atleta di origine aborigena Cathy Freeman, si è collocata nel centro di una vasca circolare poco profonda e piena d’acqua, e ho potuto infiammare il braciere grazie a 150 ugelli di gas.
La stessa atleta vinse la medaglia d’oro nei 400 mt, dieci giorni dopo.
Dati dell'edizione olimpica
Atleti partecipanti N°
10651
Percorso delle torce km
27000
Ultimo tedoforo
Cathy Freeman, atletica leggera, vincitrice, nel 1996, della medaglia d’argento nei 400m nonchè vincitrice, in questi Giochi, della medaglia d’oro sempre nei 400m. Fu l’unica atleta ad accendere il braciere e ad aggiudicarsi la medaglia d’oro nella stessa edizione dei Giochi