Innsbruck 1964
La torcia dell’edizione austriaca è in ottone con impugnatura conica. Per la prima volta in occasione dei Giochi Olimpici invernali, venni accesa ad Olimpia; per il mio trasporto dalla Grecia all’Austria, si utilizzarono due lampade speciali, che mi fecero bruciare per 22 ore consecutive. Ho sempre dato dei bei grattacapi agli organizzatori ma, probabilmente, i miei problemi di combustione non furono nulla in confronto alla situazione meteorologica: la mancanza di neve mise a rischio l’edizione. Vennero scavati dai fianchi delle montagne 60000 blocchi di ghiaccio, trasportati a valle per le piste di sci alpino, bob e slittino.
La cerimonia si svolse nell’ampio stadio del salto con gli sci: osserva nel video le ripidissime scale che ha dovuto affrontare l’ultimo tedoforo per portarmi al braciere!
Fu emozionante assistere al generoso gesto di Eugenio Monti, nel bob, quando diede un bullone al duo britannico Nash- Dixon, che vinsero l’oro: questo gesto generoso fu riconosciuto con la prestigiosa medaglia Pierre de Coubertin per la sportività.