Lillehammer 1994
Si tratta di una torcia molto particolare: un lungo bastone arcuato in legno di betulla, un omaggio alla natura norvegese, con la parte terminale metallica, per simboleggiare la moderna tecnologia.
Per raggiungere la Norvegia ho attraversato la Germania (passando anche per Colonia, dove ho bruciato in un braciere in memoria del mio “papà” Carl Diem, l’inventore della staffetta olimpica), la Danimarca, la Finlandia e la Svezia. La cerimonia di apertura è stata molto articolata: sono persino passata tra le mani di un saltatore sugli sci, che ha letteralmente volato prima di consegnarmi al principe Haakon di Norvegia, in costume tipico della regione del Telemark.
Questa edizione dei Giochi fu significativa sotto molti aspetti: per l’Italia, i nomi di Manuela Di Centa e Stefania Belmondo sono incisi nella memoria.
La squadra di bob a quattro della Bosnia- Erzegovina era composta da un croato, un serbo e due bosniaci: un esempio perfetto di spirito olimpico.