Los Angeles 1984
La torcia, in ottone e alluminio, con il manico rivestito in pelle, presenta lo stemma dei Giochi sia nella parte inferiore che in quella superiore, dove spicca anche il motto latino. Sul calice è invece impressa la sagoma dello stadio di L.A.
Per il viaggio dalla Grecia agli Stati Uniti ho potuto usufruire di un aereo messo a disposizione dalla Casa Bianca; dopodiché ho percorso il territorio statunitense per 15000 km, trasportata da più di 3600 tedofori: alcuni di loro fecero più tappe, come Gina Hemphill, la nipote del leggendario Jesse Owens.
La cerimonia d’apertura fu un tributo alla storia e ai successi americani. Il braciere, lo stesso dell’edizione del 1932, era collocato a 45 metri di altezza, e per trasportarmi il tedoforo Johnson dovette affrontare una scalinata con una pendenza di oltre 50°.
Nonostante il boicottaggio dei paesi del blocco sovietico, a questa edizione dei Giochi parteciparono ben 140 nazioni. Memorabile fu la gara di Carl Lewis nei 100 mt e la vittoria epica di El Moutwake, prima donna marocchina a vincere una competizione olimpica.